[ risposte in pillole ] Perché si usa e qual è il significato di lorem ipsum?

Il lorem ipsum è un testo segnaposto, cioè un riempitivo, usato per convenzione da grafici, tipografi e web designer in spazi della pagina che saranno poi destinati al testo, laddove il testo non è ancora pronto e si è in una fase progettuale. Il lorem ipsum quindi serve per rilevare gli ingombri e strutturare la pagina con immagini, foto, ecc.

lorem-ipsumMa perché si usa il lorem ipsum? Il perché è molto semplice: per tradizione e per convenzione. È dal ‘500 infatti che in tipografia il lorem ipsum dolor sit amet è usato come riempitivo per parti di testo sulla pagina stampata e – molti secoli dopo – sul Web.

Anzi, oggi esistono addirittura dei lorem ipsum generator, dei “generatori di lorem ipsum” che consentono di avere pronto sul momento un dummy text (cioè un “testo fasullo”) personalizzabile. Si possono infatti stabilire tutti i parametri del testo desiderato, la lunghezza (in battute o in parole), l’aggiunta di punteggiatura, la divisione in paragrafi, l’inserimento di grassetti e corsivi random, in modo da simulare in tutto e per tutto un testo reale.

Ma qual è il significato di lorem ipsum? Questa espressione deriva da un testo latino del 45 a.C., il De finibus bonorum et malorum di Cicerone. Non è un estratto vero e proprio, perché dal testo ciceroniano vengono prese solo alcune parti qua e là, mettendo insieme vari pezzetti di frasi, fino al dummy text che conosciamo ancora oggi:
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lorem ipsumSe volete cercare il significato di lorem ipsum e una traduzione coerente, quindi, datevi pace. Il lorem ipsum sostanzialmente non vuol dire niente, proprio perché è un collage di citazioni a macchia di leopardo. La scoperta dell’origine ciceroniana del testo, inoltre, è piuttosto recente: negli anni ’60 fu Richard McClintock, professore al Hampden-Sydney College in Virginia, a rintracciare la paternità illustre di questo non-testo .

Se proprio volete sapere la traduzione e il significato del brano da cui è tratto il lorem ipsum, ecco di seguito il testo latino, con la traduzione italiana (gentilmente offerta da Wikipedia) e in grassetto le parti estrapolate per arrivare al lorem ipsum tipografico. Enjoy it!

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Tuttavia, perché voi intendiate da dove sia nato tutto questo errore, di quelli che incolpano il piacere ed esaltano il dolore, io spiegherò tutta la questione, e presenterò le idee espresse dal famoso esploratore della verità, vorrei quasi dire dal costruttore della felicità umana. Nessuno, infatti, detesta, odia, o rifugge il piacere in quanto tale, solo perché è piacere, ma perché grandi sofferenze colpiscono quelli che non sono capaci di raggiungere il piacere attraverso la ragione; e al contrario, non c’è nessuno che ami, insegua, voglia raggiungere il dolore in se stesso, soltanto perché è dolore, ma perché qualche volta accadono situazioni tali per cui attraverso la sofferenza o il dolore si cerca di raggiungere un qualche grande piacere. Concentrandoci su casi di piccola importanza: chi di noi intraprende un esercizio ginnico, se non per ottenerne un qualche vantaggio? E d’altra parte, chi avrebbe motivo di criticare colui che desidera provare un piacere cui non segua nessun fastidio, o colui che fugge un dolore che non produce nessun piacere?
Al contrario, però, noi con indignazione denunciamo e riteniamo meritevoli di odio quelli che, rammolliti e corrotti dai piaceri del momento, accecati dal desiderio, non prevedono a quali dolori e a quali sofferenze andranno incontro, e uguale colpa hanno che quelli che abbandonano i propri doveri per pigrizia d’animo, cioè per evitare le fatiche e i dolori. Certamente è facile e rapido distinguere questi casi. Infatti nel tempo libero, quando abbiamo tutta la nostra possibilità di scegliere e niente ci ostacola dal fare ciò che ci piace di più, bisogna accogliere ogni piacere e respingere ogni dolore. Ma in altri momenti, o nei doveri inevitabili o negli obblighi che ci vengono dalle circostanze, spesso accadrà che si debba respingere il piacere e accogliere il fastidio. E così il saggio si regola scegliendo tra questi atteggiamenti, facendo in modo che o – respingendo il piacere – ne ottenga di più grandi, o – sopportando il dolore – ne eviti di peggiori.

Pubblicato da Carmela Giglio

Cacciatrice di sinonimi, scalatrice di costrutti sintattici, esploratrice di ambiguità semantiche, con un'improvvida attrazione per tutto ciò che è visuale e visionario.