Attaccato o staccato?

attaccato o staccatoMolte parole della lingua italiana generano spesso un dubbio atroce: si scrive attaccato o staccato? Con l’apostrofo o senza? Bisogna raddoppiare la consonante o no? Ci si interroga su espressioni come buongiorno e buonanotte, ma sono soprattutto le locuzioni avverbiali e le congiunzioni a metterci in difficoltà. In molti casi sono valide entrambe le soluzioni, mentre in altri può addirittura cambiare il significato della parola.

Ecco quindi un elenco dei termini che più frequentemente ci fanno esitare sulla barra spaziatrice del pc, da stampare e tenere sempre attaccato (o staccato?) al frigo.

SI SCRIVE… NON SI SCRIVE…
abbastanza a bastanza (o meglio, era una forma antica caduta in disuso)
affatto a fatto
a fianco affianco (a meno che non intendiate la prima persona singolare del verbo affiancare)
a parte
oppure
apparte
a proposito approposito
al di là aldilà (a meno che non si intenda il sostantivo che descrive il mondo ultraterreno: Io credo nell’aldilà e in una vita dopo la morte)
al di sopra
oppure
al disopra
aldisopra
al di sotto
oppure
al disotto
aldisotto
all’incirca allincirca
anzitempo
oppure
anzi tempo
anzitutto
oppure
anzi tutto
caso mai
oppure
casomai
ciononostante
ma anche:
ciò nonostante
ciò non ostante
cionnonostante (più raro)
controvoglia
oppure
contro voglia
d’accordo daccordo
dappertutto
oppure
da per tutto (raro)
dapertutto
dappoco
oppure
da poco
(si usa per indicare qualcosa di scarso valore: Giulio è uomo dappoco)
Da non confondere con la locuzione che indica un valore temporale, da scrivere in questo sempre staccato: Marta è uscita da poco
dapprima (nel senso di “in un primo momento, al principio”: Dapprima mi spaventai, poi capii che era uno scherzo)
oppure
da prima (anche in frasi come Questo palazzo esiste da prima che nascessi)
daprima
dapprincipio
oppure
da principio
daprincipio
disotto
oppure
di sotto
dopodomani dopo domani
dopotutto (nel senso di “insomma, tutto sommato, in fin dei conti”)
oppure
dopo tutto (in questo caso anche per frasi come Dopo tutto il rumore che hai fatto mi è venuto mal di testa)
d’altronde daltronde
finora
oppure
fin ora (meno comune)
fin’ora
giacché (con accento acuto, nel significato di poiché: Giacché sei arrivato fin qui, ti meriti un premio!)
oppure
già che (più colloquiale e con una sfumatura diversa, usata come sinonimo di “ormai che”: Già che sei lì, compra anche il pane)
innanzitutto
oppure
innanzi tutto
(molti dizionari riportano la seconda forma come da preferirsi, ma nell’uso è più frequente ormai la versione attaccata)
inoltre in oltre
l’altr’anno l’altranno
perlopiù
oppure
per lo più
perloppiù
peraltro
oppure
per altro
poc’anzi
oppure
pocanzi (più raro)
pressappoco pressapoco
quant’altro quantaltro
senz’altro senzaltro
soprattutto
oppure
sopra tutto (raro, non più usato)
sopratutto
talora (con significato di “alle volte”) tal ora (a meno che non si intenda così: Alla tal ora dovrai trovarti nel posto che ti ho indicato)
tra l’altro
tutt’altro tuttaltro
tutt’e due tuttedue
tutt’oggi tuttoggi
tuttora tutt’ora
tutt’uno tuttuno

Pubblicato da Carmela Giglio

Cacciatrice di sinonimi, scalatrice di costrutti sintattici, esploratrice di ambiguità semantiche, con un'improvvida attrazione per tutto ciò che è visuale e visionario.

2 Risposte a “Attaccato o staccato?”

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